La categoria “sistemi di sollevamento” comprende una quantità considerevole di dispositivi, alcuni dei quali destinati alle attività logistiche e produttive, altri dedicati al benessere della persona. Il senso comune tende a utilizzare termini sbagliati e quindi a confondere uno strumento per un altro.
Vale la pena, dunque, fare chiarezza e affrontare il tema a trecentosessanta gradi, fornendo contestualmente qualche coordinata per scegliere il dispositivo più adatto alle proprie esigenze, siano esse legate al mantenimento di una buona qualità della vita o all’esercizio professionale.
Una definizione di sistemi di sollevamento
La definizione “nuda e cruda” di sistema di sollevamento è tutto sommato di semplice comprensione, quasi didascalica. Anzi, è proprio racchiusa nel nome.
In parole povere, con sistema di sollevamento si intende un dispositivo che permette a un qualsiasi carico di raggiungere altezze superiori.
Ora, questo carico può essere intenso in senso stretto, ovvero come “merce”, o anche indicare semplicemente una persona. In quest’ultimo caso, lo scopo del sistema di sollevamento è sopperire alle difficoltà fisiche, che per esempio rendono difficoltoso o addirittura impossibile percorrere le scale e raggiungere altezze diverse.
I sistemi di sollevamento possono essere manuali, o per meglio dire meccanici. Più spesso, sono automatici, alimentati ad elettricità. In alcuni casi, la movimentazione è data attraverso meccanismi idraulici, ma si tratta di una eccezione che riguarda solo una specifica classe di elementi.
Di seguito, descriviamo uno per uno i sistemi di sollevamento, dividendo i dispositivi in due macro categorie: sistemi per l’industria, la logistica e il trasporto da un lato; sistemi per disabili dall’altro.
Sistemi di sollevamento per l’industria, la logistica, il trasporto
In questo caso, i sistemi di sollevamento sono finalizzati a trasportare la merce da un piano di superficie all’altro, sia esso rappresentato da un livello del magazzino o da un diverso livello della struttura (capannone, deposito etc.).
In genere, questi prodotti sono impiegati nella logistica, e in particolar modo nella gestione del magazzino. Non di rado, vengono impiegati dalle società di traslochi per trasportare a destinazione definitiva mobili ed effetti personali, che nella quasi totalità dei casi devono raggiungere abitazioni site ai piani alti (dal primo in su). Infine, vengono impiegate nel contesto delle spedizioni, per offrire un servizio migliore, più certosino e più comodo dal punto di vista del cliente. L’alternativa, infatti, è “lasciare” la merce al piano terra.
Piattaforme aeree
Si tratta di uno strumento di fondamentale per tutta una serie di attività produttive. Viene utilizzato infatti nell’edilizia e nell’industria, per trasportare materiali e dispositivi a piani elevati. Viene utilizzato anche e soprattutto nei traslochi. Nondimeno, è impiegato per la manutenzione di strutture imponenti o anche per apporre elementi quali cartelli e insegne.
Nella stragrande maggioranza dei casi, vista anche l’imponenza del dispositivo, esso è alimentato a idrocarburi, più spesso diesel. Il carburante è collegato a una pompa, la quale movimenta un meccanismo a fisarmonica. Sicché, quando la piattaforma è a “riposo”, assume le sembianze di una pedana e può essere facilmente trasportata.
Carrelli saliscale
Questa classe di prodotti rientra in modo “borderline” nella categoria dei sistemi di sollevamento. E’ vero che permette di raggiungere altezze superiori, ma non solleva: trasporta. Nello specifico, il carrello saliscale aiuta a trasportare su per le scale carichi più o meno pesanti. Viene utilizzato soprattutto nelle consegne, ma rivela tutta la sua utilità anche nella logistica, laddove i magazzini e gli ambienti sono corredati da scale.
Nondimeno, e se si prendono in considerazione specifici modelli, può essere utilizzato anche per la mobilità dei disabili. Alcuni prodotti sono così solidi, stabili e resistenti da poter trasportare una carrozzina con tanto di passeggero. Ovviamente, in questo caso si parla di carrelli saliscale elettrici.
Infatti, i prodotti si dividono in elettrici e manuali. Nel primo caso, il dispositivo è movimentato grazie a una batteria, per mezzo di gruppi tre ruote o di cingoli. Nel secondo caso, il carrello viene spostato a mano. E’ comunque in grado di facilitare il trasporto e di ridurre il rischio infortuni, ma in maniera meno intensa e meno efficace rispetto alla controparte elettrica.
Sistemi di sollevamento per disabili
-I sistemi di sollevamento per disabili hanno tutti uno scopo preciso: permettere alle persone con disabilità fisica di non percorrere le scale. Operazione, questa, che risulta dolorosa nella migliore delle ipotesi, impossibile nella peggiore delle ipotesi. Dunque, rappresentano uno strumento per mantenere una buona qualità della vita.
Montascale e servoscale
Sono due prodotti diversi ma il meccanismo è simile, dunque vale la pena trattarli insieme. Il montascale è una poltroncina collegata a un binario, il quale scorre (grazie a un meccanismo elettrico) in parallelo e sopra le scale. In questo modo, chi lo utilizza non deve fare altro che sedersi sulla poltroncina e farsi trasportare fino al piano desiderato.
Il servoscala è invece una pedana, anch’essa collegata a un binario, che a sua volta segue la linea delle scale.
Quando scegliere un montascale e quando un servoscala? In linea di massima, pur essendo abbastanza intercambiabili, la scelta dipende dal grado di disabilità fisica. Se l’utilizzatore può ancora deambulare e non è costretto sulla sedia a rotelle, dovrebbe acquistare il montascale, che è meno ingombrante e impatta meglio sull’arredamento.
Se invece l’utilizzatore è costretto sulla sedia a rotelle, dovrebbe optare per il servoscala. Fermo restando anche il montascale può essere utilizzato da questa categoria di persone. Certo, l’uso sarebbe un po’ macchinoso: l’utilizzatore dovrebbe avvicinarsi con la carrozzina, spostarsi sulla poltroncina, chiudere la carrozzina e portarla con sé. Possibile, nemmeno troppo complicato, ma abbastanza scomodo.
Piattaforme elevatrici
Discorso diverso per le piattaforme elevatrici. Lo scopo è lo stesso, ma vengono utilizzate ovviamente per l’uso esterno. Nello specifico, consentono alla persona disabile di raggiungere l’abitazione aggirando le scale o evitando l’ascensore (una necessità se è scomodo oppure non omologato).
Tuttavia, piuttosto che seguire il profilo delle scale, si muovono in altezza, proprio come un ascensore. Vengono montate fuori dall’edificio, e infine collegate al pianerottolo. Per questo motivo, vengono chiamate anche “ascensori esterni”.
Le piattaforme elevatrici sono di due tipi: elettriche e idrauliche. Nel primo caso, sono movimentate da energia elettrica. Nel secondo, da delle pompe che sfruttano le dinamiche dell’acqua. Le prime sono meno costose, ma più lente. Le secondo sono più veloci, ma costano di più.
Burocrazia, costi e agevolazioni
Se lo scopo è compiere un acquisto che rispetti le proprie esigenze, il primo passo è conoscere bene le classi di prodotto. Tuttavia, per compiere una decisione adeguata e, soprattutto, portare a termine l’acquisto in modo corretto, è necessario affrontare altri argomenti:
- La burocrazia, intesa come l’ottenimento di eventuali permessi e autorizzazioni
- I costi, intesa come la conoscenza dei prezzi medi, essenziale per contestualizzare le cifre e quindi risparmiare
Per quanto concerne le autorizzazioni, i sistemi di sollevamento finalizzati allo svolgimento delle attività produttive non determinano problemi di sorta. Discorso diverso per i sistemi per disabili, che spesso richiedono l’installazione fissa di elementi. Nella fattispecie, può rendersi necessario richiedere l’autorizzazione dei condomini. Ne abbiamo parlato qui.
Il fronte costi è molto complesso, anche perché il mercato è molto vario e le cifre sono poste all’interno di intervalli amplissimi. Si parla, comunque, sempre di migliaia di euro. Vi invitiamo a visualizzare le risorse sui carrelli saliscale, sui montascale, sui servoscala, sulle piattaforme elevatrici.