La piattaforma elevatrice da interno è la classica soluzione che toglie le castagne dal fuoco. Rappresenta un’alternativa apprezzabile agli ascensori e ai montascale, andando persino oltre lo scopo originario, ovvero garantire la mobilità a persone con disabilità fisiche.
Vale la pena dunque descrivere il dispositivo, i pregi e i difetti, anche e soprattutto in relazione con le altre soluzioni per “salire le scale”.
Cos’è la piattaforma elevatrice da interno
La piattaforma elevatrice da interno è esattamente ciò che il nome suggerisce: una piattaforma che permette di superare dislivelli e quindi raggiungere il piano desiderato. Una piattaforma che, ovviamente, viene installata all’interno degli edifici.
Emerge così la differenza principale con le piattaforme elevatrici propriamente dette, che vengono impiegate esclusivamente all’esterno. Da questa differenza ne discendono altre, che riguardano gli interventi edilizi da realizzare e persino il design.
Se la piattaforma elevatrice classica richiede la creazione di un collegamento tra l’esterno e l’interno, ovvero verso i pianerottoli, la piattaforma elevatrice da interno:
- Se installata allo scopo di raggiungere l’abitazione, non richiede alcun intervento del genere;
- Se installato allo scopo di raggiungere diversi piani all’interno di un’abitazione, richiede la creazione di un collegamento tra un piano e l’altro.
Rispetto alle altre soluzione per la mobilità, ovvero i montascale e i servoscala, le differenze sono ancora più evidenti. Infatti, non segue il profilo delle scale, bensì si muove in verticale. E’ dunque tutto molto più comodo e l’esperienza d’uso ricalca quello dell’ascensore.
Presenta differenze importanti anche rispetto a quest’ultimo, con cui pure ha molti punti in comune. Infatti, è meno ingombrante e più personalizzabile. La piattaforma elevatrice da interno è infatti una soluzione realizzata ad hoc, progettata di volta in volta per soddisfare le esigenze degli utilizzatori e per risultare compatibile con le caratteristiche dell’edificio.
Ciò si riflette anche sui consumi, che sono più contenuti. La potenza del dispositivo, infatti, si aggira tra 1 e 2,5 kW. Nondimeno, è in grado di sopportare almeno 240 kg, dunque può trasportare in media due persone.
La buona notizia è che la piattaforma elevatrice è sì pensata per garantire la necessaria mobilità a chi soffre di disabilità fisiche, ma rappresenta una comodità anche per chi non ha di questi problemi. Sopperisce alla mancanza di ascensore, rende più semplici gli spostamenti di livello all’interno della stessa abitazione e senza nuocere all’estetica. La personalizzazione, infatti, riguarda anche il design.
Quando installare una piattaforma elevatrice da interno
Al netto di tutte le caratteristiche positive, la piattaforma elevatrice da interno è comunque una delle tante soluzioni per la mobilità. Vale dunque la pena chiedersi quando sia realmente necessario preferire questa soluzione a tutte le altre.
- L’ascensore è assente e non può essere installato. Che l’ascensore sia assente è una eventualità spiacevole ma tutt’altro che rara. Il riferimento è ovviamente ai condomini di vecchia concezione. La brutta notizia è che spesso l’ascensore non può essere installato, in quanto manca lo spazio sufficiente. Dunque, la piattaforma elevatrice, essendo personalizzata e progettata ad hoc, rappresenta una soluzione efficace e che non costringe a grossi compromessi.
- Il montascale/servoscala è visto come una soluzione scomoda. Che sia finalizzato all’accesso nella propria abitazione o alla mobilità tra i piani dell’abitazione stessa, il montascale può essere visto come una soluzione scomoda. D’altronde, impone di sedersi e farsi trasportare su per le scale, quasi come fosse una giostra. La piattaforma elevatrice, mimando l’esperienza d’uso di un ascensore, propone un’esperienza più comoda e serena.
- Il budget a disposizione è sufficiente. E’ ovvio: la piattaforma elevatrice da interno, pur costando molto meno di un ascensore, costa più di un montascale o di un servoscala. Dunque, tale soluzione può essere praticata solo se si dispone di un budget consistente.
Costi e agevolazioni
A conti fatti, quanto costa una piattaforma elevatrice da interno? Ovviamente, i prezzi sono variabili. In primis, perché occorre tenere conto dei costi per il dispositivo e dei costi della manodopera. Secondariamente, perché il dispositivo è ampiamente personalizzabile, sia in quanto a misure sia in termini di estetica. Ad ogni modo, si viaggia spesso al di sopra dei 10.000 euro.
La buona notizia è la possibilità di fruire delle agevolazioni. Nello specifico, quelle riservate all’abbattimento delle barriere architettoniche. Le regole, e in particolare le aliquote, cambiano spesso, ma attualmente (2022) consiste nella possibilità di detrarre il 75% della spesa dall’IRPEF nel corso di cinque anni.